Chiesa del Gesù o Del Buon Consiglio

Era il 1575 quando l’antica chiesa di San Nicolò di rito greco-ortodosso fu abbattuta per far posto all’attuale Chiesa del Gesù che ne riprese comunque le linee stilistiche basilari. All’esterno troneggia lo stemma della Compagnia di Gesù e nell’ordine superiore le tre finestre con la statua del Bambin Gesù, mentre lo spazio interno si presenta come un unico volume plastico in cui è solo accennata la presenza del transetto. Tutt’intorno i muri della navata corrono le cappelle dedicate all’Assunta, alla Visitazione dei Magi, al Crocifisso, alla Vergine e ai S.S. Luigi, Ignazio e Stanislao dipinti da Serafino Elmo, a San Bernardino Realino, realizzato da Francesco Antonio Zimbalo, altare che tra l’altro contiene, anche, un importante dipinto eseguito da De Giovanni nel 1897 e le reliquie del santo conservate in un’urna simbolicamente protetta dalla statua del religioso. Alla sinistra dell’altare maggiore troviamo la cappella della Madonna del Buon Consiglio e quella dell’Annunciazione della Vergine, raffigurata in un’opera pittorica di Girolamo Imperato, di seguito le cappelle di San Michele, di San Girolamo nel deserto, della Madonna di Loreto, a cui fa onore una stupenda scultura lapidea ricoperta d’oro.

L’altare maggiore, opera che il Cino eseguì su disegno del grande artista Andrea Pozzo, ha un insieme plastico che si appoggia e domina sullo spazio circostante, accolto com’è nell’area concava dell’abside di fondo. Impreziosito vistosamente da colonne tortili scolpite in modo sfarzoso e minuzioso, in esso è collocata la tela della Circoncisione, dipinta da Jacopo Robusti. La struttura architettonica dell’altare si completa con le statue degli Evangelisti poste sulle mensole, i dipinti dei Quattro Dotti della Chiesa dell’artista salentino Oronzo Letizia di Alessano poste dentro delle nicchie e l’Incoronazione della Vergine del pittore locale Oronzo Tiso, vissuto dal 1729 al 1800. Da ammirare in tutta la loro bellezza gli angeli e i motivi di floreali intagliati negli stalli lignei del coro. Poste sulle pareti laterali del transetto, numerose altri dipinti importanti tra cui le due Storie di Giuseppe l’Ebreo davanti al faraone realizzata da Antonio Verrio, situate l’una di fronte all’altra e, incastonate nel soffitto a lacunari, le quattordici tele realizzate da Giuseppe da Brindisi che narrano la vita di Sant’Ignazio e la Storia della Compagnia di Gesù.

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